Salviamo la musica

Nella società media cadotica di massa il panorama musicale è costituito e dominato da “artisti” o presunti tali, dalle proposte accattivanti, studiate e mirate per attrarre il maggior numero di persone possibili, per aver di conseguenza il maggior profitto possibile. Super produzione, media attenti ad immolare nuove stelle, che diventano cadenti a ogni minimo cambiamento della moda, hanno fatto si che la musica non sia considerata cultura, ma semplice intrattenimento. I cd costano troppo e per questo si perde il gusto di comprare quelli di artisti emergenti.

Il ricco e fervido sottosuolo musicale, fatto di concerti live, passaparola… è una concezione mentale ancora ristretta a pochi “eletti”, gli stessi che per amore di un certo tipo di musica e di scena, investono energie per il loro sviluppo.

Con la stessa concezione e passione nascono le netlabel, come la romana “Selva Elettrica” (www.selvaelettrica.com), che a differenza delle tradizionali label non hanno lucro e quindi agisco esclusivamente per la volontà di dare un segno concreto alle piccole e grandi realtà musicali rendendo disponibili gratuitamente le opere attraverso licenza “Creative Commons” che si basa sul principio: “alcuni diritti sono riservati” e usando la rete come mezzo di distibuzione.

La rete pur essenso uno dei maggiori mezzi di comunicazione è per certi versi totalmente svincolata dalle regole di mercato.

“Selva Elettrica” è un progetto che nasce nel 2005 dall’incontro di alcune band del panorama musicale indipende italiano ed europeo, il loro sito, rigorosamente opensource, seleziona ogni mese tre artisti (due dall’Italia e uno dall’estero) ed è aperta ad ogni genere musicale.

La netlabel romana fa anche parte di archive.org, il sito di contenuti open realizzato da una comunità americana nel 1996, una sorta di bibblioteca multimediale in cui si trovano contenuti di ogni genere, in tutte le loro forme (audio, video, testi, immagini…) e tutto rigorosamente gratis. La pagina riservata alle pubblicazioni di “Selva Elettrica” è disponibile a questo link: http://www.archive.org/audio/collection.php?collection=selva

Sembra che a stare lontani da certi meccanismi mediatici si rischia anche di fare musica di qualità.