ROCKY HORROR FUCKIN’ SHIT

Salve ragazzi, presentatevi a vicenda e raccontateci come vi siete conosciuti ed è nata l’idea di formare una band.
Hi! Qui ROCKY HORROR FUCKIN’ SHIT!!!

Ci siamo conosciuti e formati nel dic. ’02 perché Foggia è piccola e lavoro non c’è né, provenivamo tutti da scene differenti e abbiamo pensato che sarebbe stato bello creare un tappeto sonoro miscelando vari generi musicali per poi abbinarlo al rap… abbiamo tirato le somme e ora siamo “crossover players”.

Rocky Horror Fuckin’ Shit, come nasce il vostro nome?
Nasce da un viaggio introspettivo, da un elaborato calcolo matematico, da un… sto scherzando, l’abbiamo inventato in un momento di follia e il suo significato è “niente”! Ma ha un bel suono!!!

Cosa caratterizza il vostro sound?
I reef di chitarra, semplici ma allo stesso tempo ipnotici e poderosi, basso e batteria belli massicci e rime stile “old school”… “straight to face!!!”

Come nasce una vostra canzone?
Solitamente nasce in sala prove, nei momenti in cui meno te l’aspetti e quando proviamo le cose più assurde, senti un rumore… che si trasforma in un suono… che si trasforma in musica… che si trasforma in “crossover style”.

Come definireste il vostro nuovo album “Dritto in faccia” e quali sono le vostre aspettative.
Lo definirei “sangue e sudore”, nel senso che ci abbiamo messo dentro l’anima e l’abbiamo fortemente voluto. Sono otto tracce che ci rappresentano e sono una foto del periodo che viviamo.

Le aspettative credo siano quelle di chiunque si impegna in un qualcosa: “ricevere consensi”.

L’album è stato mixato da Franco Fucili della KIU records presso l’ALOS recording studio ed è distribuito da varie distro e label sul territorio nazionale e non solo: MILOSCI, EPIDEMIC, DEGENERO, SUTA, SHUFFLE, PSYCHO BABI, PRODUZIONI DAL BASSO, NOT MY, MAKER KREATOR e DISCHI VOLANTI per la Svizzera.

Cosa ne pensate della scena musicale italiana e come vi collocate in essa?
La scena musicale italiana, quella cosiddetta “ufficiale”, è statica e un pò bacchettona (sempre le stesse canzoni, sempre gli stessi cantanti, cloni di cloni di cloni ecc.) al contrario di quella indipendente/underground che è ricca di nuove idee, buone idee e gruppi che spaccano.

Cosa ne pensate di P2P (lo scambio di musica free attraverso internet), licenze “Creative Commons”, Netlabel… per la diffusione musicale?
Credo che siano la cosa migliore: permettono ai brani di girare e farsi conoscere e non tolgono nulla a chi vende i propri cd ad un prezzo contenuto, in quanto non c’è paragone tra la qualità di un album e quella di un mp3.

Noi usiamo il “creative commons”!!!

Descrivete un vostro live per chi non ha ancora avuto modo di vedervi in questa veste.
Rabbioso, coinvolgente e senza sosta.

Progetti in corso e per il futuro?
Per il futuro stiamo lavorando alle nuove sonorità che caratterizzeranno il nostro prossimo lavoro, nel frattempo siamo impegnati, ormai da qualche mese, nel “DRITTO IN FACCIA TOUR” (Italia in lungo e largo al ritmo di “power-rap”)

Dite quello che volete.
Un saluto a tutti i “Rockies”, a tutti i web-lettori e allo staff di “Sul palco” dagli R.H.F.S.