Notturno Concertante

Presentatevi…
Abbiamo cominciato come duo acustico negli anni ’80. poi si sono
succeduti vari cambiamenti all’interno del gruppo. Le presenze costanti
sono la mia, Lucio Lazzaruolo (tastiere e chitarra) e quella di
Raffaele Villanova (chitarre e voce). Adesso siamo in sette. Con noi
suonano Carmine Marra (sax, flauti), Carmine Meluccio (violino),
Antonio D’Alessio (basso), Alessandro Tozza (voce) e Umberto Spiniello
(batteria)

Come mai questo nome? Cosa sta ad indicare?
Nei primi tempi suonavamo nella villa comunale di Grottaminarda con due
chitarre classiche, durante le sere estive. Non erano esibizioni
pubbliche. Erano prove all’aria aperta. Io conoscevo un brano di un
chitarrista napoletano (Ferdinando Carulli) che s’intitolava Notturno
Concertante. Pensammo fosse il nome giusto per il nostro duo.

Come e quando si è formata la vostra band?
Gli inizi veri e propri alla metà degli anni 80. In formazione diciamo
così elettrica un paio di anni dopo.

A quali artisti/band vi ispirate?
Ero e sono ancora in parte un fan del rock progressive. mi piaccia no
ancora i vecchi Genesis, i King Crimson, Gabriel,i VdGG. Raffaele ha un
background più rockistico. Inizialmente suonava con una band di heavy
metal. Gli altri componenti ascoltano, come noi d’altronde, vari tipi
di musica. Mi pare prediligano, comunque, gli aspetti strumentali.
Capisco e condivido questa passione.

Qual è il vostro sound e in che genere vi classificate?
Come ti dicevo amiamo la musica strumentale e nelle nostre composizioni
trovi influssi non solo di progressive, ma anche di folk, pop, rock,
etno. Il tutto crediamo amalgamato in maniera abbastanza originale.

Come nascono le vostre canzoni e quali argomenti toccano?
L’input creativo parte in genere da me o da Raffaele. Non ci sono
regole fisse. magari si parte da un’idea sulla quale pensiamo valga la
pena di lavorare. Può succedere che quest’idea possa profondamente
cambiare in fase di sviluppo e di arrangiamento. Fino a pochi mesi fa
componevamo, producevamo e registravamo in due. Adesso la fase di
arrangiamento è spesso discussa e realizzata con i nuovi compagni di
avventura.

Quali sono i vostri pregi, i vostri punti di forza?
Francamente non credo stia a noi dirlo. Io pensavo che il nostro
eclettismo musicale, il fatto di non essere riconducibili, pur avendo
un nostro proprio stile, subito ad un sound fosse un pregio. Ma quelle
che una volta erano virtù sono diventati difetti. Per lo meno secondo
alcuni discografici.

E i difetti?
Vale la risposta di prima. O se vuoi il fatto di non assomigliare a
qualcuno in particolare non è più un punto di forza….

Presentatemi l’ultimo album…
Riscrivere il passato è una specie di piccola summa della nostra
musica. Tutti gli elementi sopra citati vi trovano spazio. Non c’è solo
musica strumentale, ci sono brani cantati, influenze di musica
classica, insomma quanto di meglio abbiamo fatto fin ora.

Progetti e aspettative per il futuro?
Il nuovo disco è in fase di realizzazione. Naturalmente suoneranno
tutti i nuovi componenti. Finalmente abbiamo trovato gente davvero in
gamba e soprattutto motivata. Musicisti veri che aggiungono valore alle
nostre composizioni. In passato la sezione ritmica era stato il nostro
punto dolente. Oggi questo è solo uno spiacevole ricordo. Speriamo di
suonare in maniera continuativa dal vivo e di trovare finalmente un’
etichetta che distribuisca in maniera professionale i nostri cd.

Descrivete com’è un vostro live a chi intende venire ad ascoltarvi.
Cerchiamo di essere eclettici anche dal vivo. Quando è possibile usiamo
delle diapositive per meglio illustrare il carattere dei brani.
Alessandro è un animale da palcoscenico, puntiamo molto sull’aspetto
ritmico e da non molto abbiamo cominciato a collaborare dal vivo con il
noto attore napoletano Patrizio Rispo che è la voce narrante di diversi
pezzi. Insomma c’è n’è per tutti i gusti….

Con quale artista o band vi piacerebbe collaborare in questo
momento?
Davvero siamo disponibili a tutte la forme di collaborazione che posano
arricchirci musicalmente.

Quale metodo pubblicitario usate per farvi conoscere?
Vorremmo ci fosse qualcuno che potesse darci una mano in questo senso,
perché è difficile gestire tutti gli aspetti del nostro lavoro.
Internet è un grande mezzo, ma essere conosciuti a livello nazionale
significa passare sotto le forche caudine di grossi produttori e dei
network nazionali. Questo significherebbe snaturare sicuramente quello
che facciamo inseguendo i gusti del pubblico (o quelli che qualche
produttore pensa siano i gusti del pubblico…)

Se doveste partire per un lungo viaggio, quali cd vi portereste
dietro? Sceglietene tre…
The lamb e Nursery cryme dei Genesis, In the court dei King Crimson.

Cosa volete dire ai visitatori e ai colleghi che frequentano
sulpalco.com?
La cosa migliore è essere se stessi.

Grazie mille per averci dato modo di conoscervi meglio…