CRISALIDE

Allora, presentateci l´attuale line up della band e raccontateci quando e come è nato il progetto
In questo momento siamo in tre: Matteo (voce), Riccardo (chitarra), Erica (basso).
Nel settembre 2001 Matteo e Riccardo, amici da parecchio tempo, sono stati chiamati da degli amici (Michele, Andrea e Paolo) per suonare canzoni dei Pearl Jam. Ma le cover non erano la passione dei due che hanno spinto per proporre le proprie canzoni. Sono così nati i Crisalide. Dopo molte vicissitudini, Erica e Marco sono entrati a far parte del gruppo (settembre/ottobre 2002), che così si è completamento dedicato a musica personale. Questo progetto continua tuttora anche se dal maggio 2003 Marco ha abbandonato i Crisalide.

Perché Crisalide?
Perché dall’esterno sembra inerte, priva di potenzialità e bellezza. Ma al suo interno una profonda metamorfosi le dona la vita, per volare via.

Nel vostro cd “In me in te” sono subito notabili le influenze a band come Pearl Jam, Stone Temple Pilots ecc. Quali sono le altre band della scena Seattle che vi hanno aiutato a far progredire il vostro sound?
Certamente la passione per il grunge dei primi anni 90 ci ha influenzato, soprattutto gruppi come Soundgarden, Alice in Chains, Smashing Pumpkins oltre a quelli da te citati. Ma ogni cosa che ascoltiamo entra dentro di noi e ci aiuta ad esprimere le nostre emozioni con la musica: dal metal alla psichedelia, dal noise allo stoner.

La vostra biografia narra di una continua instabilità di componenti che trasformata in protagonista ha ostacolato sempre il giusto andare della band. A cosa è dovuta tale causa ancora irrisolta??
Principalmente al fatto di non aver mai trovato persone con la nostra stessa passione per la musica. Prima gli screzi per le cover (che per noi non erano assolutamente la cosa più importante),poi la diversa intensità con cui partecipavamo al progetto, che ci ha costretto ad escludere alcuni componenti, facendoci perdere tempo prezioso. Considerato il fatto che suonare è per noi divertimento e passione abbiamo deciso di aspettare tempi migliori nella speranza di trovare qualcuno di più adatto, concentrandoci nella scrittura di pezzi nuovi.

Credo che ogni progetto musicale è basato su degli ideali, su dei sogni e su degli obiettivi; lo scambio di sensazioni deve avvenire sia con il pubblico che all´interno della propria band oltre che componenti si deve essere “amici”.Ora tocca a voi: raccontateci qual è il punto cruciale del vostro progetto e come sono i rapporti tra di voi.
Per noi la musica è espressione di sensazioni e dunque attraverso di essa cerchiamo di esprimere i nostri pensieri, le nostre riflessioni e le nostre emozioni nel tentativo di comunicarle, anche a noi stessi. Per far questo è necessario che tra di noi regni l’armonia, magari derivante da idee diverse che si combinano. Ed infatti, all’interno del gruppo, ognuno è libero di proporre ciò che vuole e di miscelarlo alle idee degli altri per creare qualcosa di unico…ciò è facilitato dal fatto che noi tre siamo amici da parecchio tempo!

Venite da Pisa, dateci le vostre considerazioni sulla scena indipendente toscana e italiana.
Ti possiamo rispondere parlando soprattutto della nostra città. La scena pisana è letteralmente invasa dalle cover band. I gruppi che suonano musica propria sono perlopiù punk, anche se si sta formando un’interessante movimento noise. Sono pochi i gruppi che suonano musica simile alla nostra e questo non ci favorisce certamente per quanto riguarda la nostra visibilità e per la possibilità di conoscere musicisti con interessi simili ai nostri.

Cosa trattate maggiormente nei vostri testi?
Matteo: Non è una domanda facile a cui rispondere, infatti all’inizio scrivere in italiano poteva essere una limitazione per via della difficoltà di far “suonare” le parole. Col passare del tempo ho acquisito più sicurezza e ho potuto pensare di più a quel che volevo dire e meno alla musicalità del testo. A volte so di cosa voglio trattare, altre mi lascio trascinare dalla musica e solo dopo tutto acquista un senso. Scrivo sulla musica e spesso è la musica stessa a guidare le parole; parlo delle mie sensazioni, di come vivo i rapporti con le persone, di frammenti di solitudine e rabbia. Non racconto storie precise, mi lascio trasportare dalle sensazioni. Col tempo magari avrò la fortuna di avere un mio stile, per ora è troppo presto, abbiamo ancora poche canzoni.

Ora tocchiamo l´aspetto piu´ personale; vorrei sapere quali sono le vostre attività extramusicali?
Matteo: sono tennista e maestro di tennis, studio Servizi Sociali e mi piace scrivere, leggere, guardare film e fare viaggi.
Riccardo: studio Biologia. Sono appassionato di subacquea e mi piace fare fotografie.
Erica: studio Filosofia, mi piace leggere e mi interesso di arte, in particolare di pittura e cinema.

Ora una domanda che ormai faccio a tutti: dovete urgentemente partire e vi permettono di portarvi solo 3 cd,1 libro e un dvd.Quali scegliereste della vostra collezione??
Matteo: Dischi: Song for the deaf (Queens of the stone age), Thirteenth step (A Perfect Circle), Yield (Pearl Jam).
Libro: Mele bianche (J.Carroll). Film: Fight Club (D. Fincher).
Riccardo: Dischi: Lateralus (Tool), The dark side of the moon (Pink Floyd), Dreaming neon black (Nevermore). Libro: City (A.Baricco). Film: p-Il teorema del delirio (D.Aronofsky).
Erica: Dischi: Mellon Collie and the infinite sadness (The Smashing Pumpkins), Ride the lightning (Metallica), The sound of perseverance (Death). Libro: Il deserto dei Tartari (D. Buzzati). Film: Arancia Meccanica (S. Kubrick).

Stiamo per terminare Crisalide; vorrei ringraziarvi per l´attenzione e vorrei augurarvi buona fortuna ma prima aspetto una vostra chiusura di saluti a tutti i passeggeri di Sulpalco.com.
Ciao a tutti coloro che transitano in questo sito. Speriamo di avervi incuriosito! Continuate ad ascoltare e supportare le band emergenti e la musica indipendente!
Infine grazie a te e a tutto lo staff di Sulpalco.com per lo spazio che ci avete concesso!