Monthly Archives: May 2004

Marcello Murru – Bonora

Dopo una giornata ad ascoltare musica di vario tipo, iniziando coi Pretty Boy Floyd, passando per Jetboy, Morticia’s Lovers e concludendo verso le 23 con The Hellacopters (e vi avverto che non è stata una giornata movimentata) mi accingo a buttare le mio ossa ormai sfinite sul letto, quando dando un occhiata ai cd da recensire, resto come fulminato dal volto intenso, quasi da ospite non invitato, che spadroneggia il front del proprio CD, di Marcello Murru. Quindi a seguito di questa mezza rivelazione mistica opto per inserire nel lettore “Bonora” .L’intensità dell’intimità che sprigiona il tondeggiante pezzo di plastica, avvolge la mia camera e la mia anima, mi mette a mio agio e mi fa apprezzare la bellezza oggettiva di canzoni come “Blu” “La Stagione Di Un Ragazzo” la title track, “19” e tutto l’album in generale. Il Poeta (e di rado cantante) ci regala un susseguirsi di emozioni, forti e deboli, condotte quasi per mano dalla voce confidenziale e dai lunghi tratti intimistici di questo artista sardo d’adozione romana. Ed è proprio la voce, usata sempre con la stessa modulazione nelle linee vocali, a essere il filo conduttore di un album di atmosfere un po’ particolari, questo simil Paolo Conti sopperito dalla devastante personalità dello stesso Murru a regalarci poesia sublime, maledetta o di tutti i giorni. Da un estratto della presentazione del CD “[.] Parla al cuore, direttamente, perchè ne conosce le storie e ne possiede gli accenti.Gli è sufficiente il silenzio puro dell’ascolto. Abbiatene cura. [Read more...]

Intervista via e-mail ai Lisagenetica

Ciao, iniziamo con una domanda di rito: come vi siete incontrati, quando avete iniziato a suonare insieme?
L: Il gruppo è nato nel 99 ma l’attuale formazione ha soltanto un anno e mezzo di vita; della line-up ”storica” rimangono soltanto più Fabrizio Veglia (Chitarra) e Carlo Raviola (basso). I due nuovi acquisti sono Riccardo Sereno Regis alla voce e Davide Ferraris alla batteria, provenienti entrambi dalla precedente esperienza con gli Invenia.

in un gruppo che si forma dalle ceneri di altri esistono tra i vari componenti delle preferenze musicali diverse: per voi è stato così?
L: Abbiamo scelto sin dall’inizio di far suonare assieme, liberamente, la nostra personale creatività, senza curarci troppo del risultato finale. Il tempo ha chiaramente delineato alcuni aspetti caratterizzanti della nostra musica, tuttavia non riteniamo sia così necessario soffermarsi più di tanto su quello cui ogni singolo componente ascolta. Diverse influenze, che peraltro nel nostro caso esistono, se amalgamate bene non possono che giovare ad un gruppo. [Read more...]

E S S E N T I A

Salve ragazzi, presentatevi e raccontateci come vi siete conosciuti e come è nata l’idea di formare una band.
La band si è formata nel lontano ’97. L’idea è partita da me e Roberto, che allora eravamo compagni di scuola al liceo, oltre ad esserlo già stati all’asilo (niente meno). Piano piano abbiamo cominciato a coinvolgere altri amici all’interno dell’ambiente scolastico, fino alla formazione della vera e propria band. Comunque tra di noi ci conosciamo bene o male da quando siamo nati, abitando o avendo abitato nello stesso quartiere. L’idea è nata dal piacere e la voglia di suonare insieme, in quanto tutti noi condividiamo la passione per la musica e sognamo, insomma ci “immagianiamo” a suonare insieme. [Read more...]

STHENIA – SOLAMENTE IL RESPIRO

Autoprodotto
1) Auxine 9:17
2) Eden 5:47
3) Noia 2002 10:31
4) Crepuscolare 6:28
5) R.C. song 008 6:37
6) SyndRoMe 9:03
7) Dildo 6:06
8) Alopecia androgenetica 12:38
9) Chiara 3:23

Non so quale sia l’obiettivo degli Sthenia (purtroppo nel pacchetto postale ho solo trovato cd e copertina, nessuno scritto aggiuntivo). So però che normalmente un demo o promo che sia serve alle band cosiddette emergenti per farsi notare, nella speranza che qualche produttore possa prendere a cuore (e col portafoglio) le proprie idee e investirci proponendo un contratto discografico. Be’, ragazzi, vi assicuro che è davvero arduo procedere fino in fondo nell’ascolto del vostro “Solamente il respiro”. Con questo non voglio dire che sia un brutto lavoro, ma che in svariati frangenti risulta ora prolisso, ora scontato e piuttosto confuso nelle strutture musicali, nonché ampolloso nelle costruzioni testuali (e gli effetti che spessissimo usa il cantante alla voce non aiutano affatto). Si parte con “Auxine” e sembra di essere di fronte ai Machine Head metà anni Novanta, poi si passa a sonorità più rock-grunge che contraddistinguono la maggior parte dei brani. Gli episodi più psichedelici e “dilatati” rischiano di annoiare (“Alopecia androgenetica”), se forzati. Certo, spunti interessanti ci sono, penso al riff di “Eden” o alla melodia di “Chiara” (guarda caso l’unico pezzo da 3 minuti o giù di lì). E’ opportuno concentrarsi su quelli, facendo un sunto del proprio meglio, colpendo dritti al cuore e agli orecchi. Questo è il mio umile consiglio. [Read more...]

Vintage Grunge – Grunge flavour

Etichetta: Autoprodotto
Track list:

1.Intro
2.Grunge Flavour
3.Your shadow in the sun
4.Noradrenalin
5.Why am i lonely
6.Coffe&whiskey&milk&wine
7.Back in time
8.Mirrored self affliction

Sbagliare è umano!E forse io mi sono sbagliato nel credere che la nuova
generazione di musicisti fosse priva di buone idee e sentimento!
Finalmente
un gruppo giovane capace di provare senza timore a sfornare un demo con
arrangiamenti originali anche se in un genere molto passato come il
grunge!
Ciò che fa ben sperare è la giovane età dei componenti(una media di 18
anni). In effetti l’unica pecca del cd è l’ inesperienza dei ragazzi che
si
percepisce nell’ esecuzione di alcune tracce ma questo non influenza molto
sul giudizio di questo demo ottimamente realizzato! Si possono riconoscere
chiaramente le influenze del gruppo prevalentemente
nirvaniane(curiosamente
uno dei componenti e’ nato il 5 aprile giorno della morte di Cobain)in cui
le chitarre assumono sonorità grezze scolpendo riff nella solida roccia!
Non
male anche il modo in cui il cantante interpreta le canzoni nonostante, a
mio parere , avrebbe potuto fare sicuramente di più soprattutto in parti
in
cui la canzone si faceva più “cattiva”!Qualche nota a sfavore del
batterista
impreciso in alcuni passaggi e poco incisivo nei ritornelli. Difficile
selezionare il brano migliore della track list data la belezza di tutti i
brani ma, dopo un intenso ascolto, credo di poter dire che “Grunge
Flavour”
(traccia che dà nome al cd)sia l’ idea meglio realizzata, in cui il riff
grintoso della chitarra, merita il titolo di padrone della canzone. Ottima
anche “Your shadow in the sun” che ricorda molto le sonorità dei Foo
fighters.
Posso concludere incoraggiando i Vintage Grunge a portare avanti il loro
progetto cercando di impegnarsi nel migliorare la loro tecnica in modo da
poter realizzare al massimo le loro potenzialità inventive! [Read more...]