Veivecura – Goodmorning Utopia

Veivecura GoodMorningUtopia

Genere: Ethereal Pop / Post Rock

La prima volta che ascoltai “Goodmorning Utopia” , fu nel tragitto che dalle pendici dell’Etna mi riportava a casa a Palermo, e penso che la collocazione ideale di questo disco sia questa: “il viaggio”, ma non solo nel senso letterale del termine, ma anche in quello di perdersi con la propria mente nei ricordi e nelle sensazioni piacevoli della vita, anche rimanendo fermi su una sedia.Persepolis è la prima traccia che ci introduce al disco, “Walking on Persepolis” un mantra ripetuto ossessivamente per tutta la breve durata del brano, ma altre parole sarebbero state superflue. Segue il delicato piano di “Ad Astra” filo conduttore di un brano dalle atmosfere eteree , che si alterna ad una chitarra slide ed accenni di batteria elettronica, che danno quel tocco di ritmo che rende più fruibile il tutto. La terza traccia del disco è come tradizione “il singolo” ed altro non poteva essere che “Baggio” (si proprio un omaggio al campione italiano), qui la voce si fa più presente e la tromba che ne accompagna i suoni, crea una delicata suite di 5:36.

 

Di nuovo il piano in “Nei tuoi occhi di legno” , che malinconicamente affascina l’ascoltatore , la chitarra ne asseconda le note, nel sottofondo una batteria accennata e un sinth che regala al brano un’alone astrale, sino all’esplosione in cui la batteria prende il sopravvento dettando un tempo incalzante al brano, senza però fare distrarre l’ascoltatore dal suono malinconico del resto degli strumenti, a completamento di questo paesaggio sonoro, la tromba che sottolinea ogni passaggio. In Young River forse accennerete ad un movimento del corpo, seguendo il ritmo quasi tribale delle percussioni, ma è solo un’illusione perché il bridge centrale vi farà tornare subito al vostro “viaggio” iniziale. Come la traccia precedente, Atlantica ha un iniziale xilofono, dal ritmo che rimanda a percussioni provenienti dal Sud del Mondo, infatti a seguire la tromba intona una scia di note che ci accompagna verso questa parte centrale del disco, il tutto sfuma per lasciare al piano la possibilità di chiudere il brano. In Oxymon i Veivecura ricominciano a cantare e la voce è accompagnata dal piano e da una chitarra che accenna note distorte, di sfondo una leggera batteria che scandisce il tempo, papabile prossimo singolo. Marsili, penultimo brano, ci riporta sulla strada iniziale, introducendo quella che sarà l’ultima traccia del disco “Goodmorning utopia”, un brano di chiara matrice post rock, che dall’inizio lento sviluppa un crescendo in cui la chitarra e la batteria prendono il sopravvento sul piano , che comunque chiuderà il disco con poche note sfumate.

Forse questa non è una recensione, ma è una dichiarazione d’amore verso uno dei dischi più belli, a mio avviso, del 2014. Una band che meriterebbe di essere esportata con orgoglio.

VeiveCura è il moniker di Davide Iacono da Modica, che si avvale della collaborazione di una orchestra di 15 elementi che si alternano fra loro e una base solida di 3 musicisti (i polistrumentisti Salvo Scucces, Piero Giunta, Salvatore Puma) e si vi capiterà di avere l’occasione di vederli dal vivo, non la perdete, ve ne pentireste.

 

http://lavignadischi.bandcamp.com/album/goodmorning-utopia

 

Tracce:

Persepolis

Ad Astra

Utopia Pt. I-III (Baggio)

Nei tuoi occhi di legno

Young River

Utopia Pt. IV-V (Atlantica)

Oxymoron

Utopia Pt. VI-VII (Marsili)

Goodnight Utopia

 

Contatti:

veivecura@libero.it

https://www.facebook.com/veivecura