Endless Tail, il nuovo album di Federica Colangelo

Si chiama Endless Tail, il nuovo album della pianista Federica Colangelo con il suo progetto Acquaphonica, uscito a ottobre per l’etichetta Folderol Records.

Dopo Private Enemy nel 2012 e Chiaroscuro del 2016, questo terzo album, registrato con una formazione tutta italiana, segna un cambiamento decisivo nel linguaggio compositivo e pianistico di Federica Colangelo. In Endless Tail, infatti, convergono influenze musicali che hanno radici in ambiti diversi e che sono maturate nel corso degli ultimi anni. Dopo un primo percorso di studi classici alla Royal School of Music of London, Federica Colangelo cambia decisamente registro, diplomandosi prima in pianoforte jazz nei Paesi Bassi e, successivamente, conseguendo il Master in Composizione Contemporanea, affrontando la musica dei compositori del ‘900 come Yves, Glass, Cage e Stravinsky. Ma la vera svolta nel percorso musicale avviene con lo studio della musica Carnatica, perfezionato anche con un periodo in India, dove la Colangelo ha iniziato a conoscerne le strutture ritmiche, l’approccio compositivo e improvvisativo.

L’incontro di queste musiche costituirà un forte ascendente sull’espressione artistica di Federica Colangelo. La ricerca e la necessità di un suono tra il jazz e la musica contemporanea è la cifra stilistica della sua musica, dove Acquaphonica rappresenta il laboratorio immaginario di questo
desiderio. Dopo 13 anni vissuti all’estero, tra Olanda e India, tra studi, lavoro e due dischi, Federica Colangelo è tornata a Roma chiamando a sé un nuovo quartetto di Acquaphonica, con cui incide Endless Tail, composto da Michele Tino al sassofono alto e tenore, Marco Zenini al contrabbasso ed Ermanno Baron alla batteria.

Nei sette brani originali che compongono Endless Tail troviamo evidenti spunti della musica Carnatica. In particolare, sia in Spazi pieni e vuoti che in Scala a chiocciola, le apparenti accelerazioni e decelerazioni delle frasi musicali, dovute alle diverse suddivisioni ritmiche, generano dei climax che tutti i musicisti compiono ogni volta all’unisono. Altro elemento è la sovra imposizione di due tempi pari e dispari, che si sommano e si ricongiungono alla fine di un ciclo: in Spigoli si tratta di un ciclo di 6 su 7/4, mentre in Aftermath di 11/8 su 3/4. Ritroviamo, invece, alcuni spunti della musica contemporanea di Pierre Boulez nei voicing invertiti del pianoforte che aprono Spigoli, dove gli accordi perdono la loro funzionalità armonica, assumendo sonorità astratte e sospese.

Endless Tail non è certo la fine di un percorso, tutt’altro. La musica di Federica Colangelo è un continuo divenire, una ricerca di equilibrio tra strutture ritmiche e libertà d’improvvisazione. Nel processo compositivo, la ricerca di regole è il presupposto per potersene liberare, muovendosi
sopra di esse. La necessità di emanciparsi da regole e strutture, quindi, è il motore che muove il tutto: caos e ordine, sintesi e analisi. Percorsi obbligati e vincoli ritmici convivono alla fine con l’immaginazione dell’improvvisazione, in un continuo ciclo di contrazione e distensione. E se è vero che l’improvvisazione presuppone la conoscenza della materia, in questo dolce naufragar Federica Colangelo sa bene dove andare.

TRACKLIST:
01 Spigoli
02 Frammenti
03 Dancing Figure
04 Spazi pieni e vuoti
05 Studio n. 1
06 Scala a chiocciola
07 Aftermath

INFO:

Facebook www.facebook.com/AcquaphonicaMusic/

Youtube https://www.youtube.com/c/FedericaColangelo_AcquaPhonica

Sito www.federicacolangelo.com

Soundcloud https://soundcloud.com/acquaphonica/sets/endless-tail