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Joshua Radin, il live al Locomotiv Club

Credits: Alessandro Corona - Parallelo 44

La storia di Joshua Radin è probabilmente il sogno di tutti i cantautori. Suona la chitarra fin da ragazzino (un regalo del padre), ha caterve di canzoni d’amore nel cassetto, ma conduce una vita assolutamente ordinaria, sperando un giorno di diventare famoso. E poi quel giorno arriva davvero, passati i trent’anni. Zach Braff (aka JD, il protagonista di Scrubs) sente la demo di un suo brano, Winter, e decide di inserirlo nella colonna sonora di una serie TV, che ha fatto tredici milioni di spettatori solo negli Stati Uniti. [Read more...]

Notwist, il concerto al Locomotiv Club

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Ventisette anni di carriera alle spalle, spaziando dall’hard rock al punk, dal pop al grunge, fino ad approdare all’elettronica nell’ultimo album in studio (“Close to the Glass”). Un disco live che ripercorre la loro storia (“Superheroes, Ghostvillains & Stuff”) in sedici brani registrati nel 2015 a Lipsia, e che segna il ritorno dei Notwist. Con tanto di tour europeo e la promessa di un nuovo album.

Il gruppo tedesco si è esibito anche sul palco del Locomotiv Club l’8 aprile scorso (evento organizzato da DNA concerti), registrando un meritato sold out. Insieme ai loro compagni d’avventura, Martin Gretschmann e Andi Haberl, i fratelli Acher (Markus e Michael, fondatori della band) hanno regalato al pubblico bolognese un concerto emozionante, mescolando generi, sonorità e melodie. [Read more...]

Garden of Ashes Tour – Intervista a Duke Garwood

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Giacca di pelle, sguardo schivo e sorriso gentile, Duke Garwood esce dal backstage del Locomotiv e ci viene incontro. Il soundcheck sta per cominciare, gli strumenti sono già sul palco, ma c’è ancora tempo per qualche domanda. Quella di Bologna è la terza data italiana del tour (organizzato da Comcerto), per presentare il suo ultimo lavoro, “Garden of Ashes”, uscito ad appena un anno di distanza da “Heavy Love”. Sonorità desert-rock, voce roca e profonda, un blues cupo e ipnotico in undici tracce, che trascinano l’ascoltatore in un’atmosfera suggestiva e rarefatta, da fine del mondo. Non a caso lo stesso Garwood ha definito il suo album “fantasy music”, di più: “beautiful apocalypse love music”. [Read more...]