BluNotte

Album d’esordio per i BluNotte, con questo cd autoprodotto in stile cantautoriale, discretamente registrato.

I brani sono buoni, in tipico stampo di musica italiana, corti, con strofa-ritornello, le parti strumentali sono relegate
a piccole intro, che spesso non riescono a dare un impatto particolare, ma comunque ben suonati; la voce esce forse un po’ troppo rispetto alla musica, compromettendone un po’ la riuscita dei pezzi, che, secondo me, risultano piatti senza l’enfasi giusta.
Il cantante non ha particolari doti, molto lineare(in alcuni tratti è facile cogliere somiglianze con Grignani),
non riesce a dare un’impronta particolare, nè a graffiare alcuni brani più veloci. Anche nel dare un senso al testo pecca, dal momento che non riesce a trasmettere quello che vuole dire la canzone stessa, andando ad accentuare il significato di testi che, se da un lato sono banali, dall’altra tentano un’introspezione nell’umana cornice dei sentimenti,
con soluzioni a volte riuscite. In questo senso vorrei ricordare le ultime due tracce, che mi hanno ben impressionato.

Andiamo a sviscerare le tracce che compongono questo cd:
Due parole: un brano molto easy battisti-style, buona orecchiabilità, un po’ lamentoso il ritornello.
Start: partenza con delle chitarre semi distorte che lasciano ben sperare, poi però come nel pezzo precedente ci troviamo con accordoni da spiaggia, molto legata alla tradizione cantautorale del nostro paese.
Vai avanti: più ritmata, arrangiata meglio, più Nek oriented.
L’estate che verrà: Grignani puro nelle strofe, più corale, molto sanremese.
E il vento muore: Il refrain, ahimè, è identico ai Placebo di Special K, poi però si va sul tipico stampo italico.
Blunotte: titletrack, risulta ultrasentita, noiosa, appallante nel ritornello, speravo meglio.
Cuore nero: Già più tirata, la batteria risulta assai midi e finta nei suoni, il basso alla Police rende più tirato il brano(somiglia a message in a bottle).
A tre centimetri da te e 30 Settembre infine le ho già additate come migliori testi, ma musicalmente non si discostano molto dal resto del cd.

Conclusioni: direi che i ragazzi hanno le idee abbastanza chiare sul genere musicale che rappresentano(i brani suonano con lo stesso stile), ma è assolutamente privo di originalità.
A volte il loro voler essere assolutamente commerciali, inficia la buona riuscita di un cd che suona spento, e privo di grinta. Laddove le idee potevano uscire, sono state frenate dal voler rientrare in canoni troppo comuni.
Secondo me, con un aiuto nella composizione musicale, e nella stesura di testi decisamente più maturi, potrebbero fare il salto di qualità che gli auguro.

AlexUnder