Author Archives: Vanni La Guardia

HIROSHIMA MON AMOUR – 4

Cd autoprodotto

1) L’insetto 3:39

2) La casa 4:37

3) Nudo 4:23

4) Di notte… 3:23

Tornano sulla scena gli Hiroshima Mon Amour, band capitanata da Carlo Furii, nata nel novembre del 1994 nel segno del post-punk e della new wave. Ma è solo dopo 5 anni e vari cambi di formazione che gli HMA pubblicano il loro primo album: “Anno Zero”. Agli otto brani di quest’ultimo, seguono i dieci del secondo album, “Dedicata”, che si apre con una fedelissima cover di Siberia dei fiorentini Diaframma. Nel febbraio dell’anno in corso esce il mini-cd “4”. Apre il riff ruvido de “L’insetto” e subito si notano particolare attenzione a liriche poetiche, malinconiche e decadenti e linee melodico/ritmiche in stile più rock che new-wave. Con “La casa” si cambia atmosfera e riecheggia maggiormente la lezione dark-wave degli Ottanta. Anche le linee vocali si fanno più evocative. “Di notte…” è il pezzo che emoziona e convince di più, chiude degnamente un lavoro che annuncia un imminente tour degli HMA: l’Embryo Tour 2004/2005. Inoltre, in occasione del decennale della nascita del progetto Hiroshima Mon Amour, probabilmente verrà pubblicato un album contenente materiale raro e inedito relativo al periodo 1995/2001: 16 tracce che comprenderanno addirittura brani del primissimo demo-tape della band, risalente al giugno del 1995. [Read more...]

TV LUMIERE – S/T

Produzione artistica: A. Cambuzat (Ulan Bator)
1) Alto tradimento
2) I Gatti (parte I)
3) 13.66 Ahimè
4) El Mar
5) Riflesso
6) Scena Madre
7) Figure
8) Ritratti (e giochi d’infanzia)
9) I Gatti (parte III)
10) Elegia
11) D’Improvviso

Era dai tempi di “Altrove” dei Diaframma che non ascoltavo un dark italiano più dark italiano di quello dei ternani TV Lumiere. E i riferimenti a Federico Fiumani non finiscono qui. Federico Persichini ha infatti timbriche gravi, assai vicine a quelle con cui Fiumani si è cimentato in alcuni episodi di “Scenari immaginari”. Testi crepuscolari, basso monocorde e ipnotico, batteria essenziale, sonorità spesso plumbee a cui fanno da contraltare improvvise deflagrazioni noise (e qui affiora la cura di Cambuzat) rendono questa vera e propria opera prima della band dei fratelli Persichini particolarmente interessante, punto di riferimento non trascurabile per gli amanti della scena. Aperture più lievi come il coro de “I Gatti (parte I)” aggiungono bellezza a un disco profondo e ricco di visioni, suggestioni ed emozioni. [Read more...]

ART’MISIA – ALVEARE

.Cd autoprodotto

1) Alveare 02:02
2) Matida 04:40
3) Diviso in 3 04:44
4) Andrea mangia 05:13
5) Serale 05:03
6) Il fait froid 05 :59
7) Cenere 05 :34
8) Abitudini 04:34
9) Matida (noise reprise) 04:33
10) Diviso in 3 (remix) 02:00
11) Feedback 01:33

Alcune canzoni di Alveare dei baresi (Andria, per la precisione) Art’misia potrebbero tranquillamente trovar posto nelle posizioni d’alta classifica dell’indie-rock italiano. Riff rumoristi alternati a squarci melodici, il tutto impreziosito dalla teatralità vocale del cantante Francesco Falcetta, rendono questo disco interessantissimo. Come se tutto ciò non bastasse noto testi ricercati ed emozionanti. “Diviso in 3”, “Andrea mangia”, “Serale” colpiscono subito, “Abitudini” sembra da repertorio Marlene Kuntz pre-rincoglionimento, “Il fait froid” ricorda i Placebo più elettrici e claustrofobici di “Withou you I’m nothing”. Due anni di gestazione si sentono tutti: la cura del dettaglio è percepibile. E’ in preparazione lo spettacolo dal vivo: se capitano dalle vostre parti vi consiglio di andarli ad ascoltare, a me è capitato al Renoir music club di Bari in occasione del Jumpin’ rock festival e le conferme sono arrivate a pioggia. [Read more...]

RETRO – OLTRAGGIO

Ricordo che attorno ai 15/16 anni, sfogliando i cataloghi musicali, correvo subito alla sezione “indie rock italiano” perché lì trovavo i cd (mai troppo spesso in offerta.caro-cd: questione rognosa.) dei miei gruppi preferiti: Massimo Volume, Negazione, Disciplinata, Diaframma, Umberto Palazzo e il Santo Niente.
Bene, idealmente collocherei questo demo dei Retro proprio all’interno di quella sezione. “Oltraggio” è davvero un bel lavoro, 5 pezzi che pagano innegabile tributo (anche testuale) ai Massimo Volume, e questo è un complimento, anche perché c’è dell’altro.
L’intreccio delle voci parlata e cantata di “Mr. Me Stesso” risulta davvero pregevole; i riff di “Visioni” (dall’apertura efficacissima) riportano al Parisini (Disciplinatha) maniaco dello studio del suono multi-effettato; degno di nota il “megafono” applicato alla voce del cantante Antonio ne “Il consenso”, la quale però perde un po’ in impatto quando insiste troppo sulle note alte.
“Retro”: nome scelto per indicare un percorso introspettivo. Scelta azzeccata, perché le emozioni non mancano.
L’atmosfera decadente che spesso traspare si può cogliere sin dai colori della copertina: viola, nera, stilizzata, assolutamente in linea con musiche e testi.
Complimenti. [Read more...]

24 GRANA – OVERGROUND 2002

Francesco Di Bella ha indubbie doti compositive e vocali le quali, unite ad una sezione ritmica placida e trascinante quando è il caso, nonchè ai ricami della chitarra di Giuseppe Fontanella, producono il sound melodico e coinvolgente dei 24 Grana. “Overground” contiene 17 canzoni dal vivo: è un live autentico poiché, per precisa scelta, non sono state ritoccate alcune imprecisioni esecutive. I testi fanno trasparire l’ironia amara e il disincanto propri della filosofia napoletana ma si colorano anche di impegno e denuncia (“Kanzone su un detenuto politico”). Le basi elettroniche, mai ingombranti, si affiancano perfettamente ai suoni analogici (“La costanza” ne è prova inconfutabile). Per chi non conosce la band questo cd rappresenta una buona occasione per apprezzare sia i pezzi dell’ultimo lavoro in studio, il “K-album”, sia la produzione meno recente. Ritroviamo sonorità che vanno dai retaggi ska degli esordi, ad un emo-rock a tratti cantautoriale (“Kevlar”), a improvvise sferzate punk (“Vesto sempre uguale”). 80 minuti di emozioni intense (ascoltare “Le abitudini” e “‘E kose ka spakkano” per credere). [Read more...]