Tenia

presentatevi…
antonio: siamo i tenia, una band indipendente post-rock/noise di benevento

come mai questo nome? cosa sta ad indicare?
antonio: e’ per via del tungsteno, ma anche dei capelli sciolti, per non parlare
dei semi di zucca…
gianluca: e poi suona bene

come e quando si è formata la vostra band?
antonio: nel 99, da un incontro quasi casuale e con l’idea di proporre musica
originale

a quali artisti/band vi ispirate?
alessio: abbiamo una paletta di influenze molto variegata – gli ascolti in comune sono davvero pochi – il nostro e’ in ogni caso un continuo sforzo per distaccarci dalle varie influenze e non adottare un genere preciso

qual è il vostro sound e in che genere vi classificate?
antonio: il nostro sound e’ incentrato sull’elemento anomalo delle tre chitarre che
convivono e si alternano nei ruoli
alessandro: odiamo classificarci, e soprattutto gran parte del nostro discorso musicale cerca di spaziare tra i generi più disparati proprio per evitare di restare ingabbiati nei canoni di questo o quell’altro: difficilmente ci poniamo problemi del tipo: “questa sonorità o costruzione armonica è fuori luogo o troppo complessa”, piuttosto tendiamo a porci il problema opposto e a rendere le nostre composizioni il più vario possibile.
gianluca: comunque diciamo che potremmo essere definiti noise per le dissonanze o post-rock perché tendiamo a fare canzoni che si evolvono in modi sempre diversi, senza la classica forma strofa-ritornello.

come nascono le vostre canzoni e quali argomenti toccano?
alessio: i testi si ispirano ad episodi di vita vissuta o a qualcosa di cui si è stati solo spettatori. parlano dell’ordinario, o quello che c’è dentro l’ordinario; di cose grigie e banali che vengono rotte e squarciate da un cambiamento. la musica segue questi disegni e ne viene influenzata oppure no.
un nostro pezzo è costruito non su un idea comune ma sul connubio di cinque lavori indipendenti tra di loro. l’interdipendenza è creata dall’intreccio, le parole non ne sono affatto il legame più forte anzi spesso tendono a viaggiare contro le note e a scegliere vie completamente diverse.

quali sono i vostri pregi, i vostri punti di forza?
antonio: la ricerca dell’equilibrio compositivo, il ricorso a soluzioni ritmiche
e armoniche non convenzionali
alessio: siamo in continua evoluzione, curiamo tutto noi stessi e quindi i risultati sono indipendenti da tutto e non inquinati, siamo cocciuti e molto pignoli nelle cose

e i difetti?
antonio: a volte risultiamo di difficile ascolto
alessandro: siamo estremamente autocritici.
alessio: voler fare sempre tutto da noi é un difetto, non essere commercialmente appetibili è un difetto, non essere un prodotto è un difetto.

presentatemi l’ultimo album…
alessio: pareti di lana è un trittico sulla disadeguatezza dell’ordinario.
ancora sotto vetro è una chiusa in minore sull’impossibilità di accettare talvolta alcune situazioni.
polistirolo è un fragile elenco di domande che hanno già una risposta; nessuna rabbia può rompere un tessuto dalla trama molto fitta.
dossi artificiali descrive in maniera un po’ adolescenziale un’idea di accettazione.
Il promo è stato pensato ed è nato in forma digitale, utilizzando la presa diretta come tecnica di registrazione. E’ gratuitamente downloadabile dal nostro sito: www.tenia.it nella sezione “works” ed è stato curato interamente da noi, dal trattamento acustico dei locali di registrazione, alla registrazione, al mixing, alla postproduzione, alla copertina, promotion etc etc

progetti e aspettative per il futuro?
alessandro: progetto prossimo è l’uscita di un ep interamente autoprodotto e realizzato da noi (dalla registrazione e missaggio alla grafica) che contiamo, ritardi e impegni a parte, veda la luce nel primo semestre del 2006. unicamente per la distribuzione abbiamo intenzione di rivolgerci a etichette indipendenti di importanza nazionale.
antonio: vedremo come andrà questo ep prima di fare altri programmi
gianluca: san-remo e festivalbar!

descrivete com’è un vostro live a chi intende venire ad ascoltarvi.
gianluca: a tratti è rumoroso e fastidioso..
alessandro: cerchiamo di far si che i nostri live siano sempre ben preparati e diversi..in primis per noi che altrimenti ci annoieremmo a suonare sempre lo stesso spettacolo. solitamente cerchiamo di alternare momenti più intimisti e piccole improvvisazioni a momenti più adrenalinici, così da dare un’idea abbastanza completa del nostro modo di fare musica.

con quale artista o band vi piacerebbe collaborare in questo momento?
alessio: ci piace moltissimo collaborare con chi ha idee, in generale cerchiamo e di dare spazio e di avere spazio da artisti a noi affini, ma non solo. ci piace anche pensare a come un nostro pezzo possa diventare subendo l’intervento di un diverso stile.

quale metodo pubblicitario usate per farvi conoscere?
alessandro: direi internet assolutamente.è uno dei pochi spazi veramente liberi e anarchici che ci sono in giro.purtroppo si paga lo scotto di passare inosservati in un mare di proposte davvero molto affollato.

se doveste partire per un lungo viaggio, quali cd vi portereste
dietro? sceglietene tre…
antonio: tre a testa? “henry’s dream” di nick cave, “mud” di eszter balint, “the family that plays together” degli spirit
alessandro: vado molto a periodi.comunque dovendo partire adesso direi: karate – in place of real insight; pavement – crooked rain, crooked rain; okkervil river – down the river of golden dreams
gianluca: karate – pockets, mogwai – rock action, deftones – around the fur
alessio: cows – cunning stuts, fugazi – repeater, big bear – debut

cosa volete dire ai visitatori e ai colleghi che frequentano
sulpalco.com?
antonio: chiunque voglia ascoltare i nostri brani liberamente scaricabili e
lasciare un commento sul nostro sito e’ bene accetto!

grazie mille per averci dato modo di conoscervi meglio..
antonio: grazie a voi