Recensione Hot Fetish Divas

Mi sono trovato la proposta di recensione di un EP registrato in presa diretta da questo gruppo (Songs for a trip: Fall/Winter EP): pur non essendo di fronte ad un prodotto pronto per entrare sul mercato (per la qualità audio delle registrazioni) ho deciso di recensirlo.

Questo terzo lavoro (6 tracce) dei tre ragazzi di Eboli (SA), dopo un primo EP nel 2010 e uno split  alubm nel 2011, si presenta come una sorta di viaggio (da qui il titolo) attraverso i cambiamenti che sono tipici dell’età di questi tre ragazzi. Il lavoro risulta quindi molto improntato a quegli stati d’animo tipici dell’età post adolescenziale: la crescita della personalità, la ricerca della propria identità e affermazione ("Song of revolution"), ma anche il divertimento, l’amore, il sesso, la fuga (il viaggio).

 Il gruppo si auto definisce garage/indie/punk ma, a dir la verità, ho sentito alcune influenze rock e post rock (per esempio nella intro "It would have been"). Ho ascoltato i sei brani del cd tutti d’un fiato per più volte: ho trovato un sound interessante, prevalentemente dry, chitarre in overdrive, voce poco effettata, sound molto ‘autentico’ e ‘grezzo’, in senso positivo. La voce del
cantante (i testi sono tutti in inglese) non è particolarmente tecnica ma è molto efficace nel contesto del sound in particolare per il timbro molto ‘british’. Il disco è discretamente vario, c’è una proporzione tra parti più trascinanti e parti melodiche sicuramente spostata sulle prime, ma non mancano intermezzi più riflessivi dove, ad onor del vero, la voce del cantante cala come resa interpretativa. Non ci sono spunti memorabili dal punto di vista compositivo, tuttavia è un disco che si lascia ascoltare facilmente e porta subito in un mood molto british l’ascoltatore, direi che se l’obiettivo è portare
l’ascoltatore in viaggio on the road con i tre ragazzi, ci sono riusciti.

Magari alcuni pezzi risentono al loro interno di una eccessiva ripetitività, ma comunque non fastidiosa. Mi hanno ricordato a tratti i The Strokes, come sound e anche come voce del cantante, diciamo che se vi piace il genere potreste trovare in questo lavoro qualcosa di interessante. In ogni caso, credo gli Hot Fetish Divas siano un gruppo da tenere d’occhio, per me sono interessanti e meritano di essere ascoltati.

Stefano Dalle Molle