Puntinespansione – Trentenni sofisticati

Il secondo lavoro dei PUNTInESPANSIONE è rosso come la speranza, appuntito come l’ironia, duro come la realtà, vitale come la poesia.

Tra le 13 canzoni spuntano piccoli capolavori di cuore e sostanza e lo schiaffo dato dai palazzetti riempiti dai fan dei talent show o dalle classifiche intasate dalla solita paccottiglia, fa sempre più male. La formula standard chitarre – basso – batteria si avvantaggia della versatilità di un delizioso mandolino, la voce di Francesco Mastrangelo gioca con le parole con calda maestria, gli innesti di fiati e tastiera arricchiscono la tavolozza dei PUNTInESPANSIONE dei colori più vivi e cangianti.

Il folk-rock alla Bandabardò de “La poltrona” potrebbe diventare l’inno dei precari incazzati del nostro tempo, mortificati da una gestione politica sfacciatamente personalistica; “La mia rivoluzione” sta ai PUNTInESPANSIONE come “L’avvelenata” a Guccini.

Se pensate che i cd non siano soltanto fonti di mp3 da condividere sbrigativamente, comprate questo album e sostenete i PUNTInESPANSIONE, magari assistendo ad un loro concerto: la dimensione live esalta le caratteristiche di questa scoppiettante band.

Vanni La Guardia