BACKJUMPER – ‘Alter Ego’

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Etichetta: Autoprodotto
Durata: 28 min.
Tracklist:

1. We it forget
2. The loudness of silence
3. Dust
4. 4
5. Slave song
6. Kickflip
7. Build your cage
8. Alter Ego
9. Stilen trust
10. Pepper machine (GOST SONG)

Per comodita’ potrebbero essere definiti una band “Nu-metal”; ma questo solo perché si vuole percorrere le scorciatoie delle menti umani trovando difficile inquadrare in pieno il sound di questo quartetto pugliese chiamato Backjumper.
La particolarita’ della band è basata sul trasmettere l’incisione dei gusti d’ascolto in pura pratica ed espressionismo; ma come tutti sappiamo nella musica non è facile trasmettere l’ascolto in pratica; ma cio’ e’ diverso per i Backjumper.
L’accostamento appena detto e’ rivolto sull’intero cd contenente numerose influenze che spaziano dal Nu metal al Punk, dal Metal all’HC creando un’ottima linea di crossover in varie sequenze.
Possiamo definire questo cd un vero e proprio album contenente 9 tracks (+ 1 gost song); battezzato nell’inizio del 2004 “Alter Ego” è un pugno d’acciaio per gli amanti del nu metal che tra potenza, ritmo e follia racchiude ideologie di suoni e aspirazioni a note band come System of a Dowun,Linea 77, Hatebreed, Machine Head, Deftones e Soul Fly.
Alter Ego si apre con un’ottimo intro (We can’t forget) che tra inconsci e viaggi vocali entra in un’atmostefa suburbana per dare spazio all’irrequieta “The loudness of silence” che sbalza tra riff decisamente thrash e idee nu metal dai numerosi accostamenti ai System of a down.
Si procede con Dust; a mio parere uno dei brani più originali e personali del cd, che si differenzia per il rap in italiano e per gli ottimi riferimenti alla nuova scuola HC newyorkese.
Continuando l’ascolto incontriamo “4” che insieme a “Kickflip” e “Alter Ego” danno la decisiva impronta dei System of a down; quest’ultimo (Alter ego) esprime la vera personalita’ della band.
Infine troviamo l’incisione di Mr. Cavalera e Soul Fly sulla devastante “Slave Song”; un ottimo brano d’impatto e di tanta potenza
“Alter Ego” mi risulta essere un buon album dotato, da produrre grazie alle numerose idee che la band elabora; decisamente l’ottima varieta’ del timbro vocale e’ in giusta armonia tra sezione ritmica e riff che nel complessivo propongono l’ottimo risultato di cui “Alter Ego” risulta essere.
Il mio apprezzamento verso i pugliesi buckjumper va all’ottimo groove e al giusto feeling che riescono a trasmettersi esplodendo fuori con un decisivo sound di pura rabbia e dolore!