Lost Dream

Presentatevi
Ciao. Sono Enza, voce e chitarra dei Lost Dream ed ho 22 anni.
Salve a tutti, sono Gigi, batterista del gruppo, ventunenne.
Io sono Domenico, suono il basso ed ho 24 anni.

Come mai questo nome? Cosa sta ad indicare?
Il nome Lost Dream l’abbiamo scelto perché sta ad indicare un particolare periodo della nostra vita, in cui ci siamo ritrovati di fronte alla cruda realtà di un progetto musicale finito male, grazie al quale però poi abbiamo rimesso in discussione la nostra voglia di musica.

Come e quando si è formata la vostra band?
Ci siamo formati nell’autunno del 2004 in seguito allo scioglimento della cover band Wild Smile di cui facevamo parte.

A quali artisti vi ispirate?
Beh, sicuramente Alanis Morissette, Nirvana e Monster Magnet.

Qual è il vostro sound e in che genere vi classificate?
Il sound dei Lost Dream può essere riassunto in tre aggettivi: melodico, aggressivo e sottile.
Per quanto riguarda il genere, amiamo definirlo “psyco – grunge – stoner”.

Come nascono le vostre canzoni e quali argomenti toccano?
Le nostre canzoni nascono in modi e situazioni diversi. A volte sviluppiamo un’idea base e altre volte il pezzo viene fuori improvvisando in saletta. I testi toccano soprattutto argomenti personali, sensazioni, stati d’animo, attimi di vita vissuta e soprattutto viaggi nei meandri dell’inconscio, senza dimenticare mai tutto ciò che è presente nella realtà che ci circonda.

Quali sono i vostri pregi, i vostri punti di forza?
Sicuramente uno dei nostri pregi è l’affinità musicale. Punto di forza e allo stesso tempo “punto di debolezza” è il grande sentimento di amicizia che ci lega da sempre, che a volte può produrre anche attriti per questioni personali non attinenti al nostro “mondo musicale”.

Presentatemi l’ultimo album.
“The Garden Of Desire” è il nostro primo demo. E’ stato registrato praticamente di getto, grazie alla vittoria del concorso musicale “SupeRockFestival”. Racchiude 5 pezzi che spaziano dal rock – stoner alle dolci ballad come “Black Hole”, quindi c’è questa altalena tra riff più aggressivi e melodie più tipicamente soft.

Progetti e aspettative per il futuro.
Di certo puntiamo le nostre carte sull’incisione di un vero e proprio album. Poi, il sogno più grande sarebbe quello di fare un’intensa attività live che ci porti a suonare in tutti i posti del mondo!

Descrivete com’è un vostro live a chi intende venire ad ascoltarvi.
Sicuramente un’atmosfera allegra e scoppiettante, dove si alternano attimi di stasi musicale a momenti di “pogate nevralgiche” in cui il pubblico (ma alla fine ci lasciamo travolgere anche noi!) si lascia andare completamente ai ritmi incalzanti dei brani.

Con quale artista o band vi piacerebbe collaborare in questo momento?
Beh, sicuramente con i Melon Rouge di Caserta! Hanno un sound fantastico e nei live danno sempre il meglio. Puntando in alto, senza sminuire gli altri, il sogno nel cassetto sono i Radiohead!!! Una delle band che ci ha sempre appassionato!

Quale metodo pubblicitario usate per farvi conoscere?
Usiamo molto internet e materiale cartaceo. Ma il metodo vecchio e infallibile del “passaparola tra amici” fa sicuramente la sua parte!

Se doveste partire per un lungo viaggio quali cd vi portereste dietro? Sceglietene 3.
Oddio, sceglierne soltanto tre è davvero difficile! Allora vediamo..senza ombra di dubbio “In Absentia” dei Porcupine Tree (davvero eccezionale), “The Bends” dei Radiohead (non può mancare perché l’astinenza sarebbe troppo grande) e “Graduated Fool” della nostra cara Anouk.

Cosa volete dire ai visitatori e ai colleghi che frequentano sul palco.com?
Invitiamo tutti a conoscere meglio la nostra musica, magari prendendo parte ad uno dei nostri live.
Esortiamo i colleghi a non rinunciare mai a questa grande passione e di tenere sempre viva la fiamma che la alimenta.

Grazie mille per averci dato modo di conoscervi meglio.
Grazie a voi per averci dato modo di parlare del nostro mondo!!!